FABIO CARESSA DIXIT:

IL CORAGGIO NON è MAI STATO NON AVERE PAURA.. LE PERSONE CORAGGIOSE SONO QUELLE CHE AFFRONTANO I LORO TIMORI,LE LORO INCERTEZZE,SONO QUELLE CHE LE RIBALTANO A LORO VANTAGGIO USANDOLE PER DIVENTARE ANCORA PIù FORTI.NEGLI OCCHI DEI NOSTRI OGGI FORSE C'è ANCHE UN PO' DI TIMORE, COME SEMPRE, QUANDO ARRIVI AL MOMENTO DECISIVO. E ALLORA CORAGGIO ARANCIO VERDI!

martedì, marzo 21, 2006

Champions League...si parte nel segno di due brasiliani: Ronaldinho e Aldair!





Pania. Soddisfazione, è questa la parola che echeggia nel vuoto tecnico della società la Pania. Il presidente è appena uscito dalla stanza dell'asta con la lista dei giocatori che vestiranno la maglia arancioverde della Champions League, e parla tranquillo della nuova rosa: " Intanto eccovi la lista ufficiale:

1 Víctor Valdés Arribas (Barcellona)
30 Rubén Iván Martínez Andrade (Barcellona)
12 José Moreira (Benfica)

21 Lilian Thuram (Gobbi)
19 Gianluca Zambrotta (Gobbi)
31 Jaap Stam (Milan)
4 Rafael Marquez (Barcellona)
44 Luisao (Benfica)
3 Ashley Cole (Arsenal)
26 Walter Adrian Samuel (Internazionale)
55 Gonzalo Rodriguez (Villareal)

5 Patrick Vieira (Gobbi)
7 Mahamadou Diarra (Lione)
78 Gennaro Ivan Gattuso (Milan)
22 Ricardo Izecson Leite Kaka (Milan)
79 Andrea Pirlo (Milan)
2 Juliano Belletti (Barcellona)
24 Andres Iniesta (Barcellona)
46 Aleksandr Hleb (Arsenal)

17 David Trezeguet (Gobbi)
11 John Carew (Lione)
51 Ronaldo de Assis Ronaldinho (Barcellona)
9 José Antonio Reyes (Arsenal)
18 Adrian Mutu (Gobbi)
99 Julio Ricardo Cruz (Internazionale)

Sono molto contento di aver portato giocatori che mi piacciono sia moralmente che tecnicamente ed anche se è stato "necessario" portare alcuni Gobbi qua, ho scelto i meno peggio e li ho comprati. Comunque sono fiducioso che la squadra possa puntare in alto ma bisogna restare con i piedi per terra e ci sono avversari molto temibili. Ma noi possiamo fare la nostra parte in questo gran bel film. Vi comunico che è stato selezionato anche il tecnico che sarà il mio difensore centrale preferito Aldair Nascimiento Santos e collaborerà insieme a lui il mio secondo difensore centrale preferito Antonio Carlos Zago. Insieme hanno formato una delle coppie di centrali che ha portato a Roma lo scudetto. Speriamo che aiutino il Labirinto a portare in sede un nuovo trofeo. Da me un in bocca al lupo a tutta la squadra e spero che si possa fare una bella figura."



Aldair è felicissimo di cominciare la sua esperienza di Allenatore da Santa Retina: "Sono veramente contento di portare qui la mia verde chioma e prometto che cambierò il colore ad ogni partita. Al di la di ciò sono felice di avere in squadra ottimi elementi: naturalmente il pallone d'oro Ronaldinho ma anche Trezeguet, Zambrotta,Kaka, Pirlo e Hleb a cui verrà affidata la fascia di capitano.Spero di fare bene e se la fortuna ci aiuterà, faremo dei buoni risultati ma basta parlare ora, deciderà il campo."

lunedì, marzo 20, 2006

Lezione





Panucci scalda il piede destro. Con lo sguardo cerca qualcuno a cui scodellare il pallone. Fra le tante maglie presenti nell’area piccola del Messina spunta il biondo capo di Daniele De Rossi, romano e naturalmente Romanista si aggira in cerca di un attimo che gli possa regalare la gloria. Eccolo il traversone, Daniele corre e spicca un salto.

Non tocca di testa ma con la mano. E subito, quei tanti falsi moralisti in Italia si saranno alzati in piedi declamando la sua disonestà e avranno pensato,sicuri, che sarebbe stato zitto. Invece, questa Roma rinata, cresciuta tatticamente e moralmente, dà un altra lezione di calcio a tutto il mondo del calcio italiano (e non solo). Daniele non esulta, sembra scosso, strano, combattuto.

Ha la faccia del pentito, di chi si sente un mostro, di chi è impaurito da se stesso. I messinesi giustamente protestano ma il capitano Sullo si accorge del disagio di Daniele. Egli corre verso di lui, gli domanda qualcosa e De Rossi risponde di sì. Sullo sorpreso corre verso l’arbitro che sicuro, ha già dato il gol. Arriva Daniele e tra le facce sbigottite dei falsi moralisti (che urlano disperati all’ammonizione proprio in una giornata dove un giocatore viene espulso al secondo minuto per un fallo da ultimo uomo in mischia, cosa che va veramente immaginata!) e quelle dei messinesi, ammette : “Sì, è mano.” .Eccolo, il vero Daniele De Rossi, ecco la qualità che il nostro calcio ha perso: l’onestà. Il gesto va enfatizzato, signori, va declamato al mondo intero, va insegnato ai bambini. Questo è l’esempio che qualcuno la fiamma del bel calcio, che va ben oltre i trofei e gli scudetti, ce l’ha ancora nel cuore. Ed è importante che questo segnale sia arrivato dal giovane che rappresenta i pregi e i difetti del vivaio italiano: De Rossi è infatti falloso,aggressivo e spesso si lascia andare a colpi che andrebbero puniti. Purtroppo perché in tutti i vivai italiani si insegna a prendere prima la gamba e poi il pallone (e andrebbe tolta questa brutta abitudine in tutta Italia perché lo fanno proprio tutti fin da bambini). Ma Daniele ha dimostrato che almeno nel nostro vivaio si conta ancora sull’onesta e sulla signorilità e la Roma non vincerà con disonestà come qualche grande squadra o grande campione ha fatto.E come se ci fosse un dio del calcio che premia chi ruba e gioca sporco e punisce i gesti di umanità, Daniele De Rossi si infortuna ed esce di scena per 3-4 settimane. Affanculo i trofei, la coppa UEFA, la coppa Italia, la Champions e l’Intertoto, affanculo vincerne 25 o 16 o averne solo 3, affanculo perdere, vincere, pareggiare, lottare, vendere, affanculo il resto. DOPO AVER DATO LEZIONE DI CALCIO GIOCATO ABBIAMO DATO ANCHE UNA GRANDE LEZIONE DI VITA AL CALCIO. OGGI CON LA ROMA VINCE IL CALCIO.